Lo stesso nome di battesimo, la stessa età, tanti anni di conoscenza, e in più la condivisione di una splendida avventura. Michele Ferri e Michele Benfatto sono gli uomini franchigia della Pallacanestro Ferrara, quelli presenti fin dal primo giorno. Ci sono sempre stati nei tanti momenti di festa, hanno lottato come un corpo unico nei momenti difficili. In due fanno 227 allacciate di scarpe in maglia Mobyt e quasi 3000 punti messi a segno in partite ufficiali.

Oggi, all’alba della quarta stagione in biancoazzurro, hanno l’onere e l’onore di prestare il proprio sorriso alla campagna abbonamenti per il campionato di A2 Silver. A bocce ferme, sugli spalti di un Pala Hilton Pharma per una volta deserto (ma si riempirà molto presto), si raccontano a tutto tondo in una intervista doppia: la loro amicizia, il rapporto speciale con Ferrara, il senso di appartenenza.

Estate 2011. Perché Ferrara

FERRI: Ci avevo giocato contro tante volte e mi era sempre sembrata una società seria. Sinceramente, c’era stato un contatto anche l’inverno prima, nell’anno di Legadue, poi non se ne era fatto niente. Il nuovo progetto, solido e ambizioso, è stato l’ago della bilancia.

BENFATTO: Mi avevano cercato, e ho detto no. Poi non so cosa sia successo: Incarbona mi ha invitato a cena, mi ha fatto vedere la città, mi ha raccontato cosa aveva in mente la nuova società. E alla fine mi ha anche chiamato Michele per farmi pressione. A quel punto mi sono detto: è anche vicino a casa! Estate 2014. Perché Ferrara

F: Mi sono sentito a mio agio fin dal primo giorno, e nel tempo si è costruito uno splendido rapporto di fiducia reciproca tra me e l’ambiente. La mia famiglia qui si sente un po’ a casa.

B: C’è un ambiente sano, e c’è sempre la voglia di migliorare il livello, di superare uno scalino in più. Questo approccio mi stimola.

Il momento più bello

B: La vittoria di San Severo: alla fine di un anno duro e difficile, ci siamo salvati senza Michele perché tutti ci abbiamo messo qualcosa in più, come se fosse lui a trascinarci da casa.

F: Ricordo le lacrime sul divano per il regalo che i miei compagni mi avevano fatto. Sì, pur nella sofferenza personale è stato un gran momento. Ma io ricordo anche gara3 contro Corno di Rosazzo il primo anno: dopo una grande stagione avevamo tutta la pressione addosso e non si poteva chiudere con una delusione. La sirena finale è stata una liberazione.

Cosa significa essere sui poster della campagna abbonamenti

B: Dico ‘finalmente’! Ho aspettato quattro anni per avere questo onore, ma avevo detto a me stesso che non me ne sarei andato da Ferrara prima di riuscire a mettere la mia faccia sull’immagine. Certo però il servizio potevamo farlo al pomeriggio, e non all’alba!

F: Quando ero nelle giovanili di Pesaro vedevo i giocatori più rappresentativi della prima squadra sui manifesti e ho sempre sperato potesse un giorno capitare a me. Oggi sono doppiamente contento perché è successo insieme a Michele, un amico vero. Significa che insieme abbiamo fatto qualcosa di importante per questa società.

Un difetto e un pregio dell’altro Michele

F: Il pregio è che ci mette sempre l’anima. La gente magari non lo sa, ma ha giocato tante volte da infortunato, rischiando qualche critica per il bene del gruppo. Difetti? Taglio di capelli a parte, magari è un po’ permaloso, ma mi rendo conto che detto da me…Poi, da buon veneto, quando sbrocca eccede verbalmente.

B: Io non ho mai incontrato nella pallacanestro una persona che lavorasse con tanta dedizione. La sua è una mentalità da leader; il suo primo pensiero è sempre come mettere il compagno nelle condizioni di rendere al meglio. Certo, di serietà non bisognerebbe ‘morire’: a volte avrebbe bisogno di lasciarsi un po’ andare.

Progetti per il futuro

F: Vincere più partite possibile in questa stagione. Non mi pongo traguardi, ma neanche limiti. E dobbiamo farci trovare pronti quando passerà la buona sorta (perché con lei siamo in credito…)

B: Cementare ancora di più il gruppo dell’anno scorso e continuare a lavorare ogni giorno con passione. Perché noi ci sentiamo davvero una famiglia…

Ufficio Stampa