Opel ADAM ROCKS al Centro Prove di Dudenhofen
Tra monti e vallate: il crossover urbano sottoposto a una vera e propria ‘tortura’
Movimenti rapidi: le 24 settimane di test a Dudenhofen equivalgono all’intera vita della vettura

Non molto tempo fa ha lasciato a bocca aperta i visitatori del salone Auto Mobil International (AMI) di Lipsia, e tra pochi giorni sarà già possibile ordinarlo: Opel ADAM ROCKS è pronto alla partenza! Il divertimento della guida all’aria aperta è uno degli elementi essenziali del repertorio di ADAM ROCKS, con l’esclusiva capote in tela Swing Top di serie. Ma prima che i clienti possano godere di questo elegante crossover urbano in città e in campagna, i tecnici Opel l’hanno messo ancora una volta sotto torchio al Centro Prove di Dudenhofen.
Le proporzioni muscolose, definite dalle grintose piastre battitacco laterali e dal caratteristico rivestimento della carrozzeria consentono a ROCKS di mettere in mostra le sue capacità anche al di fuori del panorama urbano. Fondamentale per il suo aspetto deciso è l’aumento di 15 mm della distanza dal suolo, che lo fa apparire più largo e virile. Numerosi elementi del telaio sono stati modificati o configurati in modo nuovo – come gli ammortizzatori, le molle, la geometria delle sospensioni anteriore e posteriore, lo sterzo e il controllo elettronico della stabilità (ESC) – a garanzia di un piacere di guida (praticamente) illimitato. Per dimostrare l’efficacia di tutte queste modifiche, era ora di ‘scendere in pista’, ovviamente con una guida esperta. Il team tecnico Opel ha spinto ADAM ROCKS al limite nel Centro Prove. A Dudenhofen ADAM ROCKS ha dovuto percorrere circa 40.000 km, sul percorso della tortura, sull’anello ad alta velocità e sul circuito collinare. Un test così approfondito equivale a 160.000 km su strade reali particolarmente impegnative.
Al Centro Prove Opel i veicoli sono esposti in sole 24 settimane a livelli di sollecitazioni e tensioni che corrispondono all’intera vita del veicolo su strade normali.
Prendiamo ad esempio il percorso della tortura: il primo crossover urbano tre porte del settore automobilistico ha dimostrato la sua robustezza. Il circuito tiene fede al proprio nome: si tratta di oltre 900 metri di buche, cunette, il “guado“, una sezione lastricata e un tratto di pavé. Si tratta di un test davvero difficile per il telaio, che probabilmente non sarà mai sottoposto a simili sollecitazioni nella vita reale. Ma non è stato un problema per il piccolo ADAM ROCKS, il cui design e la cui robustezza traggono ispirazione dalle imprese e dall’agilità degli atleti del ‘Parkour’, che utilizzano i panorami urbani come campo di gara e superano facilmente qualsiasi ostacolo.
Del circuito ad alta velocità, recentemente ampliato, si dice che: “Solo volare è più bello”. Grazie alla sua inclinazione a 40 gradi, è possibile toccare una velocità di 250 km/h senza forze laterali, il che consente ai tecnici Opel di verificare gli obiettivi da raggiungere, come la velocità massima, mentre possono rilassarsi e senza doversi preoccupare più di tanto del volante. Per testare sterzo, trasmissione e freni, ADAM ROCKS ha percorso senza alcun problema anche il circuito collinare, un tratto ondulato con pendenze in salita e in discesa che vanno dall’8 al 30%, con superfici stradali diverse e una sezione di tornanti con curve a U simili a quelle che si trovano sulle Alpi. Si è trattato dell’ennesima prova superata senza sforzo dall’ultimo nato nella famiglia Opel. L’agile atleta urbano Opel ha davvero messo in mostra tutte le proprie peculiarità, in particolare nelle curve. L’impostazione dello sterzo è stata modificata e lascia stupiti per reattività e sportività. E’ questa la base dell’agilità di ADAM ROCKS.

Qualità assicurata prima dell’inizio delle vendite
Sul tracciato di Dudenhofen, dove si effettuano le misurazioni relative a comfort e rumorosità su diverse superfici stradali, i tecnici hanno verificato il lavoro di sviluppo per assicurarsi che garantisca ottimi risultati anche nella realtà. Il risultato è che ADAM ROCKS soddisfa i requisiti della norma di omologazione ECE-R51.02 per la rumorosità. Il fattore principale che influenza la rumorosità è il rumore del gruppo motore-trasmissione, in particolare quello proveniente dallo scarico. Il tratto utilizzato per ADAM ROCKS era lungo esattamente 23,74 metri. Secondo la procedura standard, i piloti entrano sul tracciato in seconda e terza marcia, in entrambi i casi a 50 km/h, e poi accelerano a tavoletta. A destra e a sinistra del percorso, microfoni direzionali rilevano la rumorosità. Il limite medio per la rumorosità in seconda e terza marcia è 74 dB(A) – e il crossover urbano lo ha superato senza problemi.
Non è tutto. Una prova decisiva a cui la versione di produzione di serie di ADAM ROCKS ha dovuto sottoporsi è stato il circuito di endurance. Il percorso più lungo del centro prove si distingue per le diverse superfici stradali, tra cui asfalto e lastricato, e per la presenza di cunette e numerose curve. I tecnici verificano se le prestazioni e la qualità a cui sono giunti e che sono state approvate sui veicoli utilizzati per lo sviluppo siano presenti anche nei veicoli di produzione. “Abbiamo la possibilità di un’ulteriore prova per verificare la qualità prima dell’inizio delle vendite,” ha dichiarato Rainer Bachen, Lead Development Engineer (Ingegnere Capo Sviluppo) di Opel. “Per esempio, se a Dudenhofen stabiliamo che lo sterzo offre una sensazione diversa, o che all’interno del veicolo si possono udire rumori fastidiosi, possiamo intervenire adeguatamente e ripristinare la qualità prima della consegna ai clienti.”
Durante la fase di sviluppo di ADAM ROCKS, il prototipo utilizzato nel centro sviluppo è stato realizzato interamente a mano a mano. Velocità e volume vengono invece rilevati nella produzione di serie, per questo motivo la qualità della produzione deve essere sottoposta a un test finale. Ecco perché ADAM ROCKS viene portato in officina dopo ogni prova, e il team tecnico esamina il veicolo e i singoli componenti. “Vogliamo avere la massima certezza che le nostre vetture prodotte in serie si comportino esattamente come i prototipi durante lo sviluppo. In questa fase, sicurezza, qualità e resistenza sono le nostre priorità,” ha dichiarato Bachen. Una volta completata la prova di endurance, gli ingegneri controllano ancora tutti i fissaggi, imbullonati per la produzione di serie, smontando completamente ROCKS per valutare ogni singolo elemento. Dopo questa attenta ispezione, il risultato è stato un eccellente “Tutto ok!”. Nulla può più impedire di provare il puro piacere di guida al volante di ADAM ROCKS – anche per monti e vallate – a partire da settembre.

General Motors Italia
Ufficio Stampa