Giulia Arturi ha scelto ancora il Geas “M’ha convinto un progetto stimolante”
Il Geas e Giulia Arturi fanno 13: la capitana ha sciolto le riserve ed è il primo “acquisto” della nuova stagione, per lei appunto la tredicesima in maglia rossonera e undicesima in prima squadra. Cifre che già la collocano come una delle fedelissime di ogni tempo del Geas, per il quale ha segnato 1.577 punti nelle sole partite ufficiali senior. A 27 anni non ancora compiuti, la playmaker milanese è ancora in piena ascesa tecnico-agonistica, come dimostrano le sontuose cifre della stagione appena conclusa: 13,3 punti media-partita, 50.9% da due, 40.9% da tre (dato di eccellenza nazionale), 4.2 rimbalzi, 2.5 assist e 15 di valutazione media. Non stupisce dunque che la giocatrice sia stata nel suo ruolo fra i pezzi più ambiti del mercato, cui ha voluto lei stessa porre fine.
“Sono molto contenta di poter aderire al nuovo progetto Geas – dice Giulia -. Ho preso in esame diverse proposte che mi sono giunte dalla A1 e dalla A2, ma il desiderio di rimanere con la “mia” squadra è stato più forte: gli obbiettivi dichiarati dalla società e le sue prime mosse si traducono per me in stimoli agonistici importanti. Sono certa che faremo una grande stagione. Ma prima vorrei salutare e ringraziare Filippo Bacchini, un allenatore che ha realizzato le condizioni perché potessi esprimermi al massimo livello.”
Protagonista delle promozioni dalla A2 alla A1 e poi dalla A3 alla A2, Giulia ha disputato quattro stagioni con il Geas nella massima serie con risultati molto buoni, affinando progressivamente il difficile mestiere di playmaker, in qualche misura ereditato dalla madre Rosi Bozzolo, a sua volta bandiera del Geas e della nazionale anni 70. Il cursus honorum partito nelle giovanili Geas, è poi proseguito per Giulia in tutte le categorie delle nazionali, da quella cadetta alla squadra A.
Particolarmente soddisfatto il presidente Mario Mazzoleni: “Il progetto Geas per il nostro prossimo biennio non poteva prescindere dalla nostra capitana Giulia Arturi che con la solita passione e l’ormai consolidato spirito di appartenenza ha deciso di continuare ad essere il punto di riferimento in campo e fuori per tutte le nostre giovani atlete. La decisione di Giulia ci gratifica anche perché, dopo le due splendide ultime annate, molte importati società hanno manifestato interesse per coinvolgerla nei loro programmi nella massima serie. Giulia Arturi oltre ad essere la naturale “bandiera” del Geas è la leader riconosciuta del gruppo sia per l’esperienza accumulata in una carriera già importante, sia per la passione con la quale ha dimostrato di sapere “portare per mano” le sue giovani compagne negli ultimi due campionati senior. Giulia ci permetterà di proseguire nel nostro progetto mantenendo e confermando il proprio ruolo ormai divenuto imprescindibile”.
Non meno felice la neo allenatrice-capo Cinzia Zanotti: “Sarebbe stato per me molto più difficile dover commentare una sua uscita dal club. Ora, al contrario, posso esprimere la mia felicità per la scelta-Geas di Giulia. Arturi non aveva certo più nulla da dimostrare in fatto di attaccamento alla sua società viste le decisioni assunte nelle ultime stagioni, ma questa volta dimostra ancora di più la sua voglia di lavorare con un gruppo di giovani per riuscire a riportare il Geas ai vertici. Giulia è giocatrice di grande esperienza nonostante la giovane età , esperienza che l’anno scorso ha portato sempre sul campo, e non solo, con grande serietà e determinazione. Tecnicamente, è giocatrice completa e ha dimostrato di avere anche importanti doti realizzative oltre a quelle che le consentono di gestire la squadra”.
Infine una curiosità significativa: Giulia (che già condivide con Francesca Zara il record di maggior minutaggio in una singola partita di A, 55 minuti) sarà una delle poche giocatrici ad essere stata allenata da marito e moglie. Agli ordini di Roberto Galli, infatti, Arturi ha vinto il campionato di A2 e poi si è affermata in A1. Ora la palla e la panchina passano a Cinzia Zanotti, cioè alla signora Galli. E in più compagna di squadra sarà ancora la figlia della coppia, Francesca. Storie che possono scaturire solo da quel “family-team” chiamato Geas.
Ufficio Stampa Geas