Monza va in serie A1

FINALE PLAYOFF UNIPOL SAI

VERO VOLLEY MONZA – CASSA RURALE CANTU’ 3-0 (25-16, 25-18, 25-20)

VERO VOLEY MONZA: Tiberti , Padura Diaz 15, Elia 3, Cozzi 9, Botto 12, Puliti 9, Pieri (L1), Krumins, Caci, Bonetti, Vigil Gonzalez, Preval, Procopio (L2). All. Vacondio, Ass: Cattaneo

CASSA RURALE CANTU’: Spirito 1, Morelli 12, Robbiati 3, Monguzzi 1, Ippolito 10, Mercorio 9, Butti (L1), Gerosa 1, De Luca, Bargi, Riva, Fiorelli (L2). All. Della Rosa, Ass: Redaelli.

Il grande cuore della Cassa Rurale non basta: in gara3 di finale promozione UnipolSai il Vero Volley Monza si impone 3-0 e conquista la serie A1.

Sestetti con delle variazioni importanti quelli scelti dai due coach: Della Rosa è costretto a rinunciare a capitan Gerosa (al suo posto Spirito), mentre Vacondio conferma Cozzi e Puliti, protagonisti in positivo di gara2.

Cantù tenta il primo allungo sul 4-2 ma Monza impatta e si riporta avanti 6-2 (due errori consecutivi di Cantù e due muri punto). Il Vero Volley resta avanti e sul 10-6 Max Della Rosa ferma il gioco. Cantù prova a rifarsi sotto ma alla pausa tecnica Monza è sempre sopra di 4.

Cantù forza e sbaglia molto al servizio, Monza invece trova un ace e diversi punti in ricostruzione: sul 18-12 Della Rosa chiama il suo secondo time out. Sul 20-12 Cantù sostituisce Morelli con De Luca ma purtroppo la musica non cambia. L’attacco da posto 4 si Puliti chiude il primo set 25-16.

Nel secondo set Max Della Rosa si gioca la carta Gerosa. Cantù si porta subito sul 2-0 mo Cozzi impatta. Monza va sul 6-3 con tre ace consecutivi di Botto e Della Rosa decide di usare il primo time out. La Cassa Rurale non demorde e arriva sino al -1 (10-9). Alla prima pausa tecnica il Vero Volley è avanti 12-10. Alla ripresa del gioco Monza trova un break di 2-0 e la panchina canturina spende il secondo Time Out (14-10 Vero Volley). Cantù non demorde ma Monza trascinata da un Tiberti ispiratissimo in cabina di regia va a chiudere il secondo set 25-18 (mani out di Padura Diaz).

Cantù parte bene nel terzo set ma i centrali di Monza fermano subito il tentativo di fuga. E’ ancora una volta Botto dalla linea dei 9 metri a fare danni ma Cantù ritrova la parità a quota 8 grazie a un muro a una mano di Mercorio su Padura e a un’invasione di Cozzi. Puliti si iscrive alla sagra dell’ace e manda le squadre alla pausa tecnica con Monza avanti 12-10. Monza trova l’allungo e sul 17-13 Vero Volley Max Della Rosa ferma il gioco. Alla ripresa del gioco, Botto trova l’ennesimo ace di serata. Cantù trova un controbreak ma un muro di Elia su Mercorio, dopo un fantastico recupero di Puliti manda Monza sul 20-15. Sul 21-16 entra De Luca s Morelli. Monza si porta sul 24-18 e ha 6 match point a propria disposizione. Cantù dimostra ancora una volta di non mollare mai e ne annulla due. Ormai però è tardi: Monza vince il terzo set 25-19, la partita e la serie 3-0. Il sogno di Cantù finisce al PalaIper:

“Sono orgoglioso di aver allenato questi ragazzi. Hanno dimostrato qualità tecniche e umane eccezionali. Siamo arrivati qui grazie al gruppo e alle capacità di gestione del presidente Ambrogio Molteni, la vera anima di questa squadra, ha dichiarato il tecnico canturino Massimo Della Rosa al termine ella partita ai microfoni di Volley Sport Channel, ringraziando i tanti tifosi canturini che hanno seguito la squadra: la nostra più grande vittoria è stata quella di aver portato tantissima gente ad amare la pallavolo in una città che giustamente, visto blasone e storia vive di basket. Abbiamo riempito in ogni ordine di posto il palasport Parini in gara2: voglio ringraziare tutti i tifosi che anche oggi ci hanno sostenuto fino alla fine”.

Il tecnico canturino ha anche ripercorso la straordinaria cavalcata dei suoi: “Con la chiusura di Avellino tutti hanno saputo con largo anticipo di disputare i playoff: ero convinto che il piazzamento in regular season non sarebbe stato decisivo. Siamo arrivati in condizioni migliori rispetto a squadre più forti di noi come Matera e Sora. Il risultato dei playoff è giusto: l’unica anomalia siamo stati noi

Ufficio Stampa – Diego Fumagalli