Giovanni Fiorucci un tecnico plasmato dall’animo del grifone bianco-rosso. Un’esperienza da allenatore in seconda ed allo stesso tempo da preparatore dei numeri uno locali dal 2003 al 2007, tornato all’inizio dell’annata corrente come responsabile del settore giovanile esercita la propria carica per un breve flash temporale per poi assumere la guida della prima squadra in Serie A, cavalcando l’entusiasmo di una delle realtà più belle d’Italia desiderosa di permanere sul palcoscenico più illuminato.

Gentile, cordiale, disponibile. Si concede senza problemi all’intervista di rito del pre partita:

“Il Perugia è una squadra in crisi. Abbiamo iniziato la stagione con una rosa veramente ristretta e la sorte ha voluto che tra infortuni e convocazioni in Nazionale la stessa fosse decimata, lasciando così alla figura del mio predecessore ed a me stesso l’unica possibilità di attingere ad un vivaio promettente ma non ancora abbastanza maturo per affrontare la Massima Serie.

Oltretutto, sottolineo, che ci siamo letteralmente divorati i tre bonus a nostra disposizione. Stiamo parlando degli scontri diretti contro Como, Inter e Chiasiellis, per cercare una escalation finalizzata al raggiungimento della zona Play Out: l’atteggiamento è stato discordante rispetto a quello veramente richiesto poi assenze e defezioni hanno giocato un ruolo non certo di secondo piano.

Firenze, inutile dirlo, è la vera rivale storica della piazza perugina. Gli incontri nel campionato cadetto, negli anni passati per la promozione in A, rimarranno sempre memorabili: nonostante un accesa smania di vittoria da ambo le parti erano costantemente contraddistinti da quella sana sportività agonistica che era un vanto ed un marchio indiscusso delle due piazze.

Sabato verremo in Toscana per fare la nostra partita, per far sentire che il Perugia è ancora vivo e presente… La matematica non ci ha ancora condannato!”

Ufficio Stampa: Mattia Martini