PER UN’EDIZIONE DI GRANDE PRESTIGIO
L’appuntamento internazionale con gli “oscar” dell’alpinismo torna dal 26 al 29 marzo sui due versanti del Monte Bianco: una giuria di grandi nomi stabilirà la migliore spedizione del 2013, il grande alpinista statunitense John Roskelley riceverà il riconoscimento alla carriera. Tra i tanti eventi di contorno, una serata incontro con Erri De Luca, il 27 marzo a Courmayeur.
Courmayeur, 20 marzo 2014_ Una giuria “grandi firme”, cinque nomination di livello assoluto, un premio alla carriera di prestigio: si presenta così l’edizione 2014 dei Piolets d’Or, l’atteso appuntamento internazionale che celebra le migliori imprese alpinistiche del 2013. Teatro della kermesse, in programma dal 26 al 29 marzo, saranno Courmayeur e Chamonix, ai piedi del Monte Bianco.
A contendersi l’ambita “piccozza d’oro” sono cinque spedizioni selezionate tra quasi 100 ascensioni sulle montagne di tutto il mondo. In nomination lo svizzero Ueli Steck (apertura di una nuova via in solitaria sulla parete sud dell’Annapurna, 8.091 metri, Nepal), lo statunitense Mark Allen e il neozelandese Graham Zimmerman (prima assoluta dello sperone nord-est del Monte Laurens, 3.052 metri, Alaska), lo svizzero Simon Anthamatten e gli austriaci Hansjörg e Matthias Auer (prima salita assoluta del Kunyang Chhish dal versante est, 7.400 metri, Pakistan), i canadesi Raphael Slawinski e Ian Welsted (prima ascensione assoluta del K6 dal versante ovest, 7.040 metri, Pakistan), e i cechi Zdenek Hrudy e Marek Holecek (prima assoluta della parete nord del Talung, 7.439 metri, Nepal).
Visto l’elevato livello delle ascensioni in lizza, si prospetta un lavoro complesso per la giuria, presieduta dallo statunitense George Lowe e composta da Erri De Luca, Catherine Destivelle, Denis Urubko, Lim Sung Muk e Karin Steinbach, tutti a vario titolo profondi conoscitori del “mondo verticale”.
Le candidature verranno valutate secondo i criteri della Carta dei Piolets d’Or, ovvero eleganza dello stile, spirito di esplorazione, impegno e autonomia, alto livello tecnico, pertinenza dell’itinerario tenuto conto dei pericoli oggettivi, economia dei mezzi, trasparenza nei mezzi utilizzati e rispetto degli uomini, dei compagni di cordata, delle persone facenti parte di altre spedizioni, dei portatori e degli interventisti del luogo, dell’ambiente e delle generazioni future di alpinisti che vorranno rivivere le stesse avventure. Una menzione speciale è stata assegnata ai francesi Stéphane Benoist e Yannick Graziani per la prima ripetizione – con alcune varianti – della salita dell’Annapurna lungo la parete sud.
A ricevere il Piolet d’Or alla carriera – dopo Bonatti, Messner, Scott, Paragot e Diemberger – sarà l’alpinista statunitense John Roskelley, classe 1948, autore di grandi imprese negli anni ’70 e ’80 sul Nanda Devi, sulla Grande Torre di Trango, sul K2, sul Makalu, solo per citare le più conosciute.
Tra gli eventi collaterali spicca l’appuntamento “Considero valore“, conversazione con Erri De Luca in programma il 27 marzo, alle 21, al Jardin de l’Ange di Courmayeur, con la partecipazione musicale di Alberto Visconti e Rémy Boniface del gruppo L’Orage. Infine la serata conclusiva, durante la quale saranno consegnati il Piolet d’Or alla migliore ascensione e il Piolet d’Or alla carriera, si svolgerà il 29 marzo, alle 21, al cinema Palanoir di Courmayeur (conduce Kay Rush, ospiti musicali L’Orage e Naif, performance artistiche di Marco Chenevier), con ingresso libero.
Ufficio Stampa
Paolo Cianci