La stagione entra nel vivo con la disputa del WGC Cadillac Championship (6-9 marzo), il secondo torneo stagionale del World Golf Championships, il mini circuito di quattro gare valide per tutti i tour e seconde solo ai major, in programma sul tracciato del Trump National Doral, a Miami in Florida. Vi prendono parte Francesco Molinari e Matteo Manassero insieme ad altri 67 selezionati concorrenti tra i migliori del mondo.
Difende il titolo Tiger Woods, le cui condizioni però suscitano qualche preoccupazione dopo il ritiro di domenica scorsa nell’Honda Classic per il riacutizzarsi di dolori alla schiena già accusati in passato. Il numero uno mondiale detiene il record relativo allo score più basso in assoluto nell’evento (261, -23 nel 2006 al The Grove in Inghilterra) e in una competizione al Doral (264, -24, Ford Championship 2005).
Impressionante il suo palmares relativo al WGC con 19 titoli, dei quali 18 individuali così suddivisi: sette nel Cadillac Championship (ex American Express ed ex CA Championship), tre nell’Accenture Match Play e otto nel Bridgestone Invitational (ex NEC Invitational). Il 19° è datato 2000 quando insieme a David Duval conquistò la World Cup, che da quell’anno e fino al 2006 ha fatto parte del WGC. Schiena permettendo, potrebbe cogliere l’ottava vittoria nella stessa manifestazione ed eguagliare per la terza volta il primato stabilito da Sam Snean (Greater Greensboro Open) dopo averlo già fatto nel Bridgestone Invitational e nell’Arnold Palmer Invitational.
Con il leader mondiale non al meglio, e comunque molto incerto in questa prima fase di stagione, si aprono prospettive diverse per gli altri concorrenti rispetto allo scorso anno, quando Woods si prese tutta la scena. Potrebbe essere la gara del nordirlandese Rory McIlroy, che nell’Honda Classic si è lasciato sfuggire il successo prima con degli errori pesanti nelle ultime tre buche e poi nel play off, ma che sembra avviato verso il suo standard migliore, oppure di elementi quali Zach Johnson, Bubba Watson, Dustin Johnson, l’australiano Jason Day e l’iberico Sergio Garcia, tutti su di giri. La grande classe potrebbe fare la differenza per altri candidati, che però appaiono ancora lontani dal loro ritmo abituale come Phil Mickelson, il tedesco Martin Kaymer, il sudafricano Charl Schwartzel e lo svedese Henrik Stenson, usciti al taglio la scorsa settimana, o come Keegan Bradley, Matt Kuchar, gli inglesi Luke Donald, Justin Rose, Ian Poulter e Lee Westwood, il nordirlandese Graeme McDowell e i sudafricani Louis Oosthuizen ed Ernie Els che vanno a corrente alternata.
Manassero, dopo un avvio un po’ incerto, ha effettuato un ottimo giro finale nell’Honda Classic. Ha sottolineato egli stesso come il suo gioco sia sempre più preciso dal tee e questo potrebbe essere foriero di una escalation a breve termine verso posizioni di classifica privilegiate. Molinari ha giocato poco avendo calibrato la preparazione per arrivare al top più avanti, quando sarà tempo di major, e quindi è difficile fare previsioni su come potrà esprimersi. Il montepremi è di nove milioni di dollari con prima moneta di 1.530.000 dollari.
Il torneo su Sky – Il WGC Cadillac Championship sarà teletrasmesso in diretta e in esclusiva dalla TV satellitare Sky sui canali Sky Sport 3 e 3 HD con i seguenti orari: giovedì 6 marzo e venerdì 7, dalle ore 20 alle ore 24; sabato 8 e domenica 9, dalle ore 18 alle ore 24. Repliche: prima giornata, venerdì 7 marzo dalle ore 7,30 e dalle ore 16 (Sky Sport 2 e 2 HD); seconda giornata, sabato 8 dalle ore 7 (Sky Sport 3 e 3 HD) e dalle ore 15 (Sky Sport 2 e 2 HD); terza giornata, domenica 9, dalle ore 7,30 e dalle ore 15 (Sky Sport 2 e 2 HD); quarta giornata, lunedì 10 dalle ore 10 (Sky Sport 3 e 3 HD) e dalle ore 16,30 (Sky Sport 2 e 2 HD). Commento di Alessandra Caramico, Silvio Grappasonni e di Roberto Zappa.
Ufficio Stampa FIG