Siamo tutti più vicini. Non esistono colori stasera, non esiste rivalità sportiva, non esiste niente di tutto ciò. Esiste l’azzurro, il tricolore, l’emozione che divampa dentro di noi come un fuoco, la pelle d’oca, l’inno nazionale cantato come poche volte in vita. L’Italia è campione d’europa, e lo è con merito. Possiamo dirlo, e non saremmo troppo spavaldi o di parte, asserendo che quella dell’Italia , alla Russia, è stata una lezione. Di cuore, personalità, orgoglio e tattica. L’Italia vince, e la Russia sta a guardare. Ci sarà tempo per le rivincite, ma stasera, stanotte, è giusto cosi. La partita di stasera è una metafora bellissima della vita, lo sport sa esserlo in maniera pura, senza filtri. La forza di un gruppo, un gruppo che ha saputo compattarsi dopo la sconfitta contro la Slovenia all’esordio, un gruppo che ha saputo soffrire e al momento giusto, senza polemiche, si è preso la sua rivincita.
E’ la vittoria di tutti, di ognuno di noi, di tutti coloro che amano questo sport e che ne hanno fatto un modus vivendi. La vittoria di tutti coloro che lavorano per portare il futsal ad un livello superiore. La vittoria più bella è nelle persone che, nonostante non lo abbiano mai seguito, stasera hanno gioito davanti alla TV, e che magari domani inizieranno ad informarsi, ad avvicinarsi a questa disciplina che meriterebbe davvero tante cose belle. La vittoria di un movimento che sgomita per farsi spazio, che nonostante la devastazione che la crisi economica sta lentamente mangiando, riesce a tirare fuori serate come questa, momenti indimenticabili che io, noi, voi, abbiamo avuto la fortuna e il privilegio di vivere. Cosa ci importa se tanti dei giocatori della NOSTRA nazionale hanno cognomi un pò strani, poco italiani. E’ anche per noi che hanno combattuto stasera, che hanno alzato il trofeo al cielo. Il tricolore sulla maglia lo hanno onorato, sventolandolo di fronte all’europa intera con fierezza, partecipazione e orgoglio. Questa vittoria significa tanto, perchè i problemi e le difficoltà adesso non ci appartengono. Non stasera, non stanotte. Facciamo in modo che questo sia solo il primo passo, lo stimolo per dare di più, per vedere i palasport un pò più pieni e più bandiere sventolare. Un’Italia di fenomeni, fenomeni come mister Menichelli, Mammarella, Grabriel Lima e tutti gli altri. Di Miarelli e De Luca abbiamo parlato, e li abbracceremo non appena torneranno a casa, cercando di farci descrivere tutte le emozioni. Ammesso che ci siano parole in grado di farlo.
Ripartiamo da qui, ripartiamo dalla pelle d’oca, dalle urla di gioia, dalle emozioni che lo sport può dare in mezzo a tante cose meno belle con le quali, nella vita, dobbiamo purtroppo imparare a fare i conti.
Ma si, le vittorie e le sconfitte appartengono alla vita, alla vita di tutti. Senza eccezioni. Grazie ragazzi, grazie per quello che avete fatto. E’ difficile prender sonno stasera, e se per qualche motivo dormiremo avremo quella coppa alzata al cielo negli occhi.
Non svegliateci.
Non stasera
Non stanotte.
Questa vittoria è vostra
ma un pezzo
un piccolo pezzo
anche di tutti noi.
MATTIA ESPOSITO
UFFICIO STAMPA REAL RIETI