L’esuberante numero 5 nero-verde ci fa entrare nella sua vita e ci racconta un po’ di lei..

Conosciamo un po’ meglio Antonella. Come è nata la tua passione per il calcio?

Ho sempre avuto questa passione, sin da bambina. E’nato tutto grazie a mio fratello che purtroppo non c’è più da quando ho 8 anni. A 14 anni ho iniziato a giocare nello Scafa disputando il campionato regionale di serie c per 4 anni e partecipando ai raduni della rappresentativa Abruzzo.

Poi ho ricevuto la chiamata del Presidente del Chieti e ho iniziato questa nuova avventura in nero-verde. Ovviamente la differenza di categoria si sente, soprattutto per l’impegno che richiede. Per poter far bene la domenica è necessario allenarsi con serietà e costanza, le trasferte sono lunghe, impegnative e conciliare il tutto con i turni di lavoro non è semplice.. ma le soddisfazioni e le emozioni che si provano in campo sono forti e superano tutte le difficoltà.

In che ruolo giochi nel Chieti? E’ quello che preferisci?

Sono ormai due anni che gioco come difensore centrale. Mi piace come ruolo anche se ho il difetto di salire troppo e spesso di farmi attirare dalla palla. Piano piano sto cercando di migliorare sotto l’aspetto tattico smussando tutti i difetti che ho.

Mi piace giocare anche a centrocampo, infatti nello Scafa ho giocato spesso li ma sono consapevole di rendere di più in difesa.

Quest’ anno stai avendo spesso problemi muscolari.. psicologicamente influisce sul tuo rendimento? Hai paura di farti male?

E’ vero purtroppo quest’anno ho avuto molti problemi muscolari. L’ultimo proprio domenica scorsa contro il Palermo. Forse in parte questo è dovuto anche alla mia difficoltà nel gestirmi, al mio dare tutto anche quando magari la mia condizione fisica non me lo permette. Tuttavia questo non influisce sul mio rendimento, ogni volta mi rialzo cercando di fare sempre meglio. Certo un po’ di timore di farmi di nuovo male c’è, ma quando entro in campo non ho paura e non ci penso.

Antonella in una parola è..?

Spiritosa

Sei la stessa persona in campo e fuori..?

Sia fuori che in campo sono sempre solare, energica e scherzosa. In campo cerco sempre di fare del mio meglio, spesso caccio fuori un po’ di cattiveria agonistica, ogni tanto mi capita di discutere con le avversarie ma finisce li! Una volta conclusa la partita rientro negli spogliatoi e penso a divertirmi e star serena con le mie compagne di squadra.

Ultimamente ti abbiamo sentita parlare della squadra a radio ketchup.. pensi che i media possano aiutare il calcio femminile ad avere un po’ di visibilità?

Si, ho fatto questa nuova esperienza grazie a Giulia Di Camillo. Lei è già stata ospite più volte in passato, per me era la prima volta. All’inizio ero un po’ agitata e temevo di “sbagliare a parlare”, ma poi Giulia e i conduttori mi hanno messa a mio agio e abbiamo trascorso una piacevole ora a chiacchierare, soprattutto della nostra passione ovviamente! Penso che i media possano essere di grande aiuto per il calcio femminile. La visibilità è fondamentale: in pochissimi sanno della nostra esistenza, eppure il nostro campionato è Nazionale. Anche una semplice puntata in radio può far interessare le persone a venire a vedere una nostra partita, a seguirci e sostenerci.

Quali sono i tuoi obiettivi quest’anno? Come ti vedi nel futuro?

Sicuramente quello di far bene con la squadra, poi crescere sempre di più per poter vincere questo campionato e passare a quello massimo! Questo è il nostro obiettivo.. la società c’è, il mister c’è e le ragazze ci sono.. basta aiutarsi a vicenda e impegnarsi sempre di più!

Domenica partita contro il Bari. All’andata una buona prestazione non è bastata per portare punti a casa. Come pensi possa andare questa volta? Quale può essere la vostra chiave di successo? Il tifo dagli spalti potrebbe aiutarvi?

Si, purtroppo all’andata non è andata bene, abbiamo dato il massimo ma non è bastato, siamo uscite comunque a testa alta. Questa volta giochiamo in casa, tirando fuori tutta la cattiveria agonistica e l’orgoglio penso che ce la possiamo fare! Anche se ultimamente la domenica non siamo mai con la rosa al completo, a rotazione ci sono sempre delle indisponibili, potrebbe essere un punto a nostro sfavore.. ma già in altre occasioni abbiamo visto come spesso è la concentrazione a fare la differenza a prescindere da chi sia in campo in quel momento.

La chiave di successo secondo me è tenere la squadra alta e tanto pressing. Sicuramente il tifo ci aiuterebbe ancora di più.

Ufficio STampa

Giada Di Camillo