In un’epoca calcistica in cui i settori giovanili vengono sempre più snobbati o comunque non valorizzati nella maniera più appropriata, il lavoro certosino e lungimirante che sta compiendo il Real Rieti sui propri giovani rappresenta una primizia, un “perla” da coltivare, che prima o poi sortirà i frutti sperati.

Il tutto, sotto lo sguardo attento ed interessato del patron del club amarantoceleste Roberto Pietropaoli, il quale se da una parte si gode il terzo anno di serie A, dall’altra apprezza ed alimenta l’attività di un vivaio che a breve potrebbe regalare i suoi frutti proprio alla prima squadra rendendo meno impari il mix italo-brasiliano.

Distogliendolo per una ventina di minuti dai bagordi natalizi e da una piacevole tombolata in famiglia, gli abbiamo chiesto di stilare un primo bilancio sul rendimento delle due formazioni giovanili e del movimento futsal femminile, al suo primo anno di attività.

“Mi fa estremamente piacere poter giudicare il lavoro fatto fin qui dai nostri ragazzi – esordisce il patron – perché in questi primi quattro mesi di attività ho denotato una crescita ed un miglioramento esponenziale destinato a salire ulteriormente nella seconda parte della stagione. Complessivamente diciamo che mi posso ritenere soddisfatto, anche se vanno fatte delle differenziazioni tra categoria e categoria”.

E allora vediamo, nel dettaglio, qual è il Pietropaoli-pensiero su Under 21, Juniores d’Elite e sulla formazione femminile impegnata nel girone viterbese della serie D.

“In questo caso stiamo rendendo ben oltre le aspettative della vigilia – afferma il presidente del Real Rieti – e credo che il merito principale sia da attribuire al tecnico Marco Abati e al suo vice Daniele Palenga, i quali stanno facendo davvero un ottimo lavoro. Va detto però che anche la composizione della rosa sta rendendo tutto meno proibitivo visto il rendimento del blocco reatino, quello del portiere proveniente da Terni, nonché la piacevole sorpresa dei due ragazzi arrivati da Potenza: individualità importanti che oltre a legittimare l’attuale primato, stanno dimostrando che a breve per qualcuno di loro potrebbero aprirsi le porte della serie A. Chi secondo me? Senza ombra di dubbio capitan Esposito e Simone Colangeli, due giocatori che hanno sia l’impostazione tecnica, sia le caratteristiche tattiche giuste per poter arrivare in alto. Sulla Juniores d’Elite invece – prosegue Pietropaoli – forse stiamo un gradino sotto a quello che ci eravamo prefissati ad inizio stagione, ma in quella squadra c’è un processo di crescita in atto che va valutato più avanti. In alcune gare, perse per un soffio, sono stati commessi errori di leggerezza, i classici “errori di gioventù”, che ci avrebbero potuto regalare qualche punticino in più in classifica, però diciamo che complessivamente non ci possiamo lamentare. Sulle ragazze che dire?! A loro vanno i miei complimenti perché si stanno cimentando in una disciplina che per molte di loro era sconosciuta prima di quest’an no pur avendo giocato a calcio a 11. Il progetto è stato avviato – conclude il presidente – tutto ciò che verrà sarà ben accetto, le ragazze lo sanno, così come sanno che dalla prossima stagione tenteremo di potenziare la rosa con elementi di qualità per iniziare a fare sul serio e provare a dare l’assalto alla categoria superiore”.

Il sogno sarebbe quello di vedere, un giorno non troppo lontano, un quintetto di serie A più italo che brasiliano o comunque una squadra in grado di dare spazio a realtà provenienti dal settore giovanile e, perché no, anche all’attività della Nazionale italiana e alle sue selezioni.

“Ci arriveremo prima o poi – prosegue ancora Pietropaoli – perché l’Italia nel futsal è una delle migliori quattro nazionali al Mondo, ha una tradizione forte ed è in grado di individuare nei vari club i pezzi migliori, quelli con le caratteristiche tecnico-tattiche giuste per far crescere ulteriormente sia la propria squadra d’appartenenza, sia la Nazionale azzurra”.

MARCO FERRONI