Il mercato del Bologna Futsal ha agito soprattutto in uscita, ma l’obiettivo numero uno era inserire un nuovo elemento nella prima squadra, sperando che serva per fare un girone di ritorno migliore rispetto ai primi, deludenti, tre mesi di campionato.

Si chiama Giuseppe Magon. Giocatore di grande esperienza, quindici anni di calcio a cinque in tutte le serie, dalla A1 ad inizio carriera fino alla D, la sua caratura tecnica è indubbia, ed ha già mostrato in allenamento di saper dialogare con i compagni con grande conoscenza del calcio a cinque. La società l’aveva cercato anche in estate, ma solo pochi giorni fa è riuscito a strapparlo al Val.Sa. (dove finora quest’anno ha messo insieme 17 gol e 10 assist in 15 partite) scambiandolo con Santarelli.

Nato il 23 settembre 1980, iniziò con il futsal nel Petrarca Padova, dove al terzo anno di Under 21 gioca minuti importanti in prima squadra in A1, playoff scudetto compresi, con gli insegnamenti del mitico tecnico Miguel, forse uno dei più preparati del mondo, attuale mister del Giappone. Poi tre anni al Real Canodeghe in A2, con una tripletta – l’unica in carriera ad alti livelli – proprio contro il Kaos, al tempo San Lazzaro Futsal. “Mago” poi sceglie lo studio, e scende di categoria ancora con Petrarca e Canodeghe prima di trasferirsi a Bologna e conquistare due promozioni consecutive con il Val.Sa, dalla D alla C1.

Ora la nuova avventura con il ritorno in B. Di lui Sandro Miramari ha detto: “Come giocatore mi piace da tempo. Ha le caratteristiche tecniche e tattiche giuste per la nostra squadra”. Ecco la sua intervista di presentazione.

Stefano Brienza: Cosa ti ha convinto a provare questa nuova esperienza?

Giuseppe Magon: L’attrazione della B è alta. Al Val.Sa. stavo molto bene, e se ho anche solo ipotizzato di cambiare, è stato per il blasone di un torneo come la Serie B. Ho lasciato la trattativa in mano alle due società, io sono molto contento della nuova sistemazione.

S: Ormai è passato qualche anno dall’ultima volta.

G: Dovrò riprendere un po’ di corsa, perchè sono abituato a ritmi più bassi. La prima cosa che ho notato, guardando la gara di sabato scorso, è stata la rapidità, nettamente maggiore che in C1. Non ho idea di quale potrà essere il mio impatto: negli ultimi anni riuscivo a far valere una tecnica migliore, ora dovrò scoprire passo per passo cosa posso riuscire a dare alla squadra.

S: Che tipo di giocatore sei?

G: Tendenzialmente ho una buona tecnica individuale, posso saltare l’uomo e creare superiorità numerica, ma lo dico sempre a scatola chiusa perchè devo adattarmi al nuovo contesto. Ho un tiro più preciso che potente, e se una volta giocavo ultimo, negli ultimi anni ho sempre fatto il laterale. Preferisco guardare la porta piuttosto che darle le spalle.

S: La tua esperienza in campo potrebbe aiutare molto una squadra che negli ultimi tempi è un po’ sfilacciata.

G: Posso portare entusiasmo, e sicuramente mastico calcio a cinque da tanto tempo. A livello di movimenti e confidenza col pallone, in allenamento, ho già notato che “parlo la stessa lingua” dei miei compagni.

S: Hai una statistica impressionante: raccontacela.

G: Sì, sono abbastanza fiero di un piccolo record: durante la mia carriera ho segnato almeno un gol in tutte le categorie, dalla A1 alla D, in Veneto ed Emilia Romagna.

S: Che dire se non complimenti e i migliori auguri per questa nuova esperienza in rossoblu. Benvenuto Mago!


Stefano Brienza

Addetto Stampa Bologna Futsal 2003