I TEST VOLONTARI A TUTELA DELLA SALUTE DIVENTANO REALTA’ A COSTI CONTENUTI
Il 2013 si chiude con un passaggio determinante per il progetto maglia etica-antidoping: la definizione di una collaborazione con l’Azienda Sanitaria Locale di Alessandria che – inserendo per il prossimo anno l’iniziativa nel piano operativo del Serd (il dipartimento che segue le patologie da dipendenze) – consentira’ alle societa’ organizzatrici di corse ciclistiche di convenzionarsi e far svolgere i test volontari a costi contenuti, un range dai 38 ai 50 euro a controllo nello specifico.
Questa la risultanza forte del convegno ”MAGLIA ETICA-ANTIDOPING: BILANCI, RIFLESSIONI 2013 E PROSPETTIVE PER IL NUOVO ANNO’’ tenutosi a Casale Monferrato, citta’ che ha ribadito la ferma intenzione di rafforzare la propria mission di centro di avanguardia per un ciclismo credibile.
”La proposta di chi ha sviluppato la maglia etica l’abbiamo accolta con notevole interesse perche’ rientra nei nostri programmi di intervento contro le dipendenze da alcool e stupefacenti, le ludopatie e tutte le altre minacce per i giovani nel loro percorso di maturazione come individualita’ – ha spiegato il direttore sanitario di Asl Alessandria Francesco Ricagni – Lo sport praticato in modo sano e’ totalmente formativo per i ragazzi: logico che una crescita culturale che rifiuta il ricorso a farmaci dannosi e fa emergere le doti di lealta’ e meritocrazia in maniera premiante vada sostenuta senza indugio. Ci inorgoglisce essere una provincia-pilota al riguardo per trasmettere un input lineare a chi realizza corse in ogni parte del territorio nazionale e che potra’ adesso recarsi alle Asl di competenza”.
”D’ora in poi, lo dico con piena soddisfazione, sono finiti gli alibi e le scusanti che abbiamo incontrato nel dialogo tortuoso con molti organizzatori di gare sul costo insostenibile dei controlli antidoping per i loro budget – ha commentato Andrea Desana, delegato regionale Piemonte-Valle d’Aosta dell’Unione Nazionale Veterani dello Sport, l’ente di promozione che ha sviluppato l’intuizione efficace della maglia etica da parte dell’Asd Sapientiae Motusque di Sezze (Latina) – Quando nello scorso aprile il consiglio federale Fci ha deliberato la valida opportunita’ di impiegare risorse per svolgere test in proprio per ogni societa’ affiliata ha prodotto un assist per valorizzare ancora di piu’ il loro impegno realizzativo. E’ sempre bene ribadire che consentire ai vincitori dei traguardi volanti di provare con gli esami a fine corsa la loro estraneita’ al doping e’ un processo che apre sbocchi di rilievo nell’attirare risorse e sponsorizzazioni come meritano le radici storiche, profonde del ciclismo”.
Incoraggianti gli interventi sul tema da parte del Sindaco di Casale Giorgio Demezzi – ”la maglia etica e’ un concetto che veicola molto bene le capacita’ creative e qualitative della citta”’ – e dell’Assessore allo Sport e Politiche Giovanili Federico Riboldi – ”mi gratifica essere un compagno di viaggio dei promotori dell’iniziativa: li ho seguiti sin dal primo passo perche’ l’attivita’ sportiva rientra tra le agenzie formative dei ragazzi, accanto a famiglia e scuola,: nell’epoca delicata che stiamo vivendo, piu’ che mai chi segue i giovani nella pratica agonistica ha un ruolo centrale di responsabilita’ nella loro crescita, nella trasmissione di valori. Lo denoto in un centro come il nostro dove una popolazione di quasi 36mila abitanti vanta 4000 tesserati nelle varie discipline. Un patrimonio culturale davvero forte”.
Tra i messaggi di spessore pervenuti, oltre alla ricca disamina del presidente del Coni Giovanni Malago’, che proponiamo in allegato, sono state apprezzate dal pubblico – formato soprattutto da studenti delle scuole medie superiori cittadine – le osservazioni dell’onorevole Renato Balduzzi, ministro della Salute nel febbraio 2013, momento della concessione del patrocinio del dicastero alla maglia etica:
”E’ un intervento lungimirante, perché avete capito meglio e prima di altri che le sanzioni sono certo necessarie, ma non bastano per stroncare la piaga del doping. Occorre una politica sportiva di incentivazione a comportamenti virtuosi, capace di creare una cultura della legalità e della serietà in un ambiente che dovrebbe naturalmente essere sano e che, invece, per molteplici ragioni, rischia di venire appesantito da un coacervo di interessi e di ignoranza.
Inoltre e’ coraggioso, perché gli interessi in campo (mi viene da dire “in strada”) sono forti e ve ne siete accorti anche a proposito di vicende minori come l’organizzazione di percorsi di maglia etica in manifestazione dilettantistiche. Si è creato nel tempo, anche all’interno del mondo del ciclismo non professionistico, un pensiero unico del risultato che porta a disdegnare legalità e serietà e ad annegare nell’artificiale e nel superficiale.
Da ministro della salute, sostenni subito e con convinzione la vostra battaglia: è sconcertante che attività fatte per scopi di svago e prevenzione diventino fonte di pericolo per la salute!
Da parlamentare, consideratemi a disposizione per ogni iniziativa che vada nel senso di più etica nel ciclismo, così che ci possa essere più sano ciclismo nello sport italiano.
Continuate dunque con determinazione, non siete soli”.
L’evento, organizzato grazie alla sensibilita’ eccellente al tema da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, ha registrato anche le riflessioni di Massimo Barbano, responsabile della sezione casalese dell’Associazione Nazionale Atleti Azzurri Olimpici d’Italia – ”dobbiamo operare un forte esame di coscienza sui messaggi negativi che abbiano trasmesso alle nuove generazioni negli ultimi decenni. La cultura del successo facile non deve piu’ prevalere a vantaggio della gratificazione dei meriti reali”.
Alberto Di Lorenzo, giovane team manager della Radenska-Kuota, formazione Continental al debutto nel ciclismo professionistico, ha fornito segnali di speranza: ”Il ciclismo rimane con l’automobilismo la miglior disciplina per assicurare visibilita’ agli sponsor. Dall’esperienza di corridore appena terminata, unita agli studi di marketing che ho svolto, sono convinto che esistano tutti i presupposti, seguendo l’etica sportiva, per riportare le due ruote a un livello di eccellenza: per questo mi sono dato un programma pluriennale di crescita della mia formazione”.
La presenza di Fernanda Cervetti, magistrato della Corte d’Appello di Torino, ha aperto uno scenario immediato per la maglia etica molto gratificante: ”Il prossimo 11 aprile al Palazzo di Giustizia del capoluogo piemontese la casacca virtuosa sara’ uno dei momenti di richiamo di un ampio seminario dedicato a sport e legalita’. ”Ho riscontrato a Casale una forte e significativa operosita’ – ha sottolineato Cervetti – Per chi come me osserva quotidianamente tutte le declinazioni dei comportamenti criminali della societa’ e’ naturale collaborare a mettere in risalto azioni significative a difesa dei principi che devono ispirare uno Stato moderno”.
In contemporanea al convegno monferrino Maurizio Marchetti, presidente di Sapientiae Motusque, ha partecipato a una serata sportiva conviviale a Terracina dove il consigliere Fci del Lazio Gaetano Senesi ha illustrato la maglia etica-antidoping a un pubblico che comprendeva la pianista televisiva Rita Forte e il selezionatore della nazionale azzurra di ciclismo Paolo Bettini.
Foto di gruppo con maglie etiche-antidoping al convegno di Casale Monferrato
Fabio Provera
Ufficio stampa e sviluppo maglia etica-antidoping