“MODENA E’ LA MIA SECONDA CASA”
Presentazione nella Sala Stampa del PalaCasaModena per Andrea Sartoretti, nuovo Direttore Sportivo di Modena Volley Punto Zero.
Presenti con lui due Soci della società  gialloblù: Catia Pedrini e Peter Zehentleitner.
Per Sartoretti si tratta di un ritorno sotto la Ghirlandina: in gialloblù ha giocato 5 stagioni (nel 96/97 vincendo 1 Scudetto, 1 Coppa Italia ed 1 Coppa Campioni e dal 2005 al 2009 vincendo un Challenge Cup).
Negli ultimi 4 anni ਠstato DG a San Giustino.

Catia Pedrini (Socio Modena Volley Punto Zero): Andrea Sartoretti sposa in assoluto la nostra visione e prospettiva. Sono molto felice di averlo al nostro fianco, ha mostrato grandi capacità  professionali ed umane che hanno già  portato ottimi risultati sul campo.
Peter Zehentleitner (Socio Modena Volley Punto Zero): Oggi iniziamo a pensare al futuro. Sartoretti ha le competenze che cerchiamo ed un ਠmediatore che sa dialogare con tutti. Avrà  tanti compiti e sarà  il braccio operativo della proprietà . La pallavolo deve andare oltre la gestione dell’anno in corso, bisogna incentivare la relazione, anche commerciale, con la città . Dobbiamo creare una sinergia con le strutture sportive già  presenti sul territorio
Andrea Sartoretti (Dirigente Modena Volley Punto Zero): Modena ਠuna città  molto importante per me, ਠla mia seconda casa. Sono molto contento di essere qui, cè¨ sempre vera emozione quando entri in questo palazzo: cercherಠdi portare la mia esperienza di 25 anni di pallavolo. In questa proprietà  ho trovato un grande entusiasmo che va allargato, difeso e tutelato. Dobbiamo tornare al successo con nuove dinamiche e per fare questo abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti. Riconosco i meriti di chi mi ha preceduto e lo ringrazio. Il mio ਠun compito non facile, ma le responsabilità  non mi preoccupano: ho sempre lavorato tanto, sia da giocatore che da dirigente. E sono entusiasta di lavorare per un’idea cosଠvincente. Pensiamo al presente ed al futuro, insieme. Abbiamo dei giocatori giovani ed importanti, cercheremo di capire i margini di crescita della squadra: dobbiamo tutelarla e starle vicini.

Filippo Marelli (Ufficio Stampa)