I capitolini in cerca di riscatto nell’ultimo turno d’andata partono col piede giusto, ma vengono rimontati da un tenace Cus Cagliari e devono accontentarsi di un altro pareggio.

H.C. BUTTERFLY ROMA – CUS CAGLIARI 2 – 2 ( 2 – 1)

H.C. Butterfly Roma: Lucidi, Vaccina, Pasqualetti, Grossi, Di Camillo, Hosny, Palazzo Bloise, Della Chiesa, Gimondo, Herrera, Epple, Porziani, Curti, Resta, Coiro, Di Biagio.

All.: Gianluca Iaccarino.

CUS Cagliari: Bresciani, Atzeni, Lorrai, Jatau, Contu, Piscedda, Hassan, Tinat, Tocco, Scalas, Litarru, Sainas, Serra, Truica Vasile, Fadda, Resta.

All.: Amin Lotfy.

Arbitri: Sigg. Tomasi e Marrari.

Roma. Sotto una pioggia insistente e battente, tant’è che si è quasi rischiato di non giocare, i capitolini sono andati vicinissimi alla conquista dei tre punti che avrebbero fatto sorridere la loro classifica ma , alla fine, vista la classifica molto corta, la formazione romana accoglie positivamente il pareggio contro un difficile avversario; un buon pareggio che muove la graduatoria ed allunga la striscia di risultati utili.

“Siamo partiti come meglio non potevamo” – ha precisato mister Iaccarino – “il doppio vantaggio iniziale è stato frutto di un bel gioco corale. Peccato per il gol che abbiamo subito a fine primo tempo sulla loro vera prima iniziativa offensiva. Nel secondo tempo la forte pioggia ha appesantito il campo e ne abbiamo pagato le conseguenze anche con l’autogol del loro pareggio. Giocare tutta la seconda frazione senza prendere un corto a favore è stato quasi surreale e onestamente nel finale abbiamo anche avuto fortuna a non subire un’altra beffa. Andiamo in pausa comunque con una classifica corta e nel ritorno il recupero di alcuni giocatori esperti che non hanno fatto la prima fase potrà essere determinante in chiave salvezza”.

I romani partono con la marcia giusta e a pochi minuti dall’inizio della gara bucano la rete con un gol dell’impalcabile Davide Grossi al 6’ sugli sviluppi di un corner corto concesso alla formazione di Iaccarino. Nell’azione precedente ottima occasione per Curti, servito da Palazzo Bloise, che per ben due volte non insacca la più facile delle occasioni. All’8’ si destreggia sulla destra Della Chiesa che effettua un traversone in area e Resta non impatta d’un soffio. Al 17’ un diritto di Hosny appena dentro l’area è respinto dall’estremo azulgrana Bresciani. Al 18’ Ancora Davide Grossi da corner corto infila per la seconda volta l’incolpevole Bresciani e raddoppia per la sua squadra. La partita è un vero monologo rossonero. Al 22’ un pregevole rovescio di Resta è fuori ma, al 28° sulla prima ed unica azione dei sardi del primo tempo, Serra raccoglie una variante da corner corto e accorcia le distanze: 2 – 1. Al 32’ bella azione della formazione romana condotta da Pasqualetti per Resta e servizio a Palazzo Bloise ma il tiro esce di poco. Sul risultato di 2 – 1 si va al riposo.

Nella ripresa il Butterfly continua a macinare gioco e vuole chiudere la partita ma offre il fianco ai pericolosi contropiedi dei cussini. Poi si rovescia su Roma un fortissimo e fitto acquazzone che ha accompagnato la partita per tutta la ripresa, non consentendo giocate fluide a causa del campo fortemente appesantito e al limite della praticabilità. Equilibrio fino al quarto d’ora poi, al 16’ un drive in area di Tocco è sfortunatamente deviato nella propria rete dal rossonero Herrera e consente agli azulgrana di raggiungere il pareggio: 2 – 2. Poi non si riesce più a giocare per il cattivo tempo e la partita si trascina a fatica. Note di rilievo, un corner corto per i sardi al 26° vanificato dal cattivo stato del terreno di gioco e, sempre per i sardi, un rigore al 30’ trasformato successivamente in corner corto, in quanto la deviazione col corpo di un difensore romano era fuori dallo specchio della porta, sul quale Lucide si esibisce in un grande intervento salvando la sua squadra da una possibile beffa.

Il risultato non cambia più e le due squadre si dividono la posta. Un risultato che, per quanto si è visto in campo, sta stretto ai capitolini ma che premia la tenacia dei sardi che nella ripresa ci hanno creduto e sono stati premiati con un pareggio, in definitiva, giusto.