Robert, quando hai preso per la prima volta in mano un pallone da pallacanestro?

“Avrò avuto circa 6 anni. Ricordo che quel pallone era quasi più grosso di me, ma da allora non l’ho mai più lasciato”.

Quando hai capito che saresti potuto diventare un giocatore di basket?

“Quando giocavo nella squadra del mio Liceo. Al mio primo anno il mio coach un giorno mi prese in disparte e mi disse: ‘Rob, tu puoi farcela’. Da allora ho sempre cercato di migliorarmi con la consapevolezza che ce l’avrei fatta”.

Esiste un giocatore a cui ti ispiri?

“Il mio giocatore di riferimento è senza ombra di dubbio Michael Jordan. Credo sia stato il giocatore più forte di tutti i tempi e che non nascerà mai nessuno in grado di superarlo”.

Chi è il giocatore più forte contro cui hai giocato?

“Senz’altro Kevin Durant. Ho avuto la fortuna di giocare contro di lui in parecchi camp estivi negli Stati Uniti e devo dire che è davvero incontenibile. E’ alto, forte fisicamente, esplosivo, sa palleggiare e tira come pochi al mondo, impossibile stargli dietro! E’ davvero un fuoriclasse ed è, secondo me, il giocatore più forte della NBA”.

Il fatto che quest’anno tu stia giocando in Italia, lontano da amici e parenti, è qualcosa che ti pesa?

“Diciamo che vivere dall’altra parte del mondo non è sempre semplicissimo. Mi mancano tanto mia madre e mio padre ed io manco molto a loro, ma il basket è il mio lavoro e la mia vita, so che loro capiscono!”.

Oltre al basket, qual è la cosa di cui non potresti fare a meno nella tua vita?

“Mia moglie e mia figlia. Da un punto di vista di benessere psicologico, il fatto che stiano qui con me è davvero fondamentale”.

La cosa italiana-siciliana che preferisci e quella che non ti piace.

“Di cose che non mi piacciano fino ad ora non ne ho trovate. Mi piace il mare, il cibo ed il fatto che le persone siano con me sempre molto gentili e socievoli”.

Cosa ne pensi della Pallacanestro Trapani, del tuo nuovo allenatore e dei tuoi compagni di squadra?

“Finora mi trovo a meraviglia con l’allenatore. Ha delle idee di basket che si sposano perfettamente con le mie caratteristiche: difesa e contropiede. Con i miei compagni sto bene, ho instaurato un buon rapporto con tutti. Poi adoro davvero tutti i tifosi. Non voglio esagerare ma Trapani è certamente il posto più bello in cui abbia mai giocato”.

Ufficio Stampa Pallacanestro Trapani