Il rammarico è quello di non essere riusciti ad esprimere tutto il proprio valore, di non essere riusciti a replicare il gioco e l’intensità mostrati contro Piacenza. L’Altotevere torna a mani vuote dalla prima trasferta stagionale a Molfetta e si rammarica soprattutto per il finale di secondo set quando i padroni di casa hanno piazzato un 4-0 che ha ribaltato il vantaggio tifernate di 21-23: probabilmente, anche se con i se e i ma non si va da nessuna parte, se Van Walle e compagni avessero impattato l’iniziale 1-0 molfettese le sorti della gara avrebbero potuto essere diverse. Ma in casa Altotevere non si fanno drammi e si lavora già per il prossimo match, quello interno di sabato prossimo 2 novembre alle 17,30 contro Verona che sarà trasmesso in diretta tv su Rai Sport. L’analisi di Andrea Radici parte dai complimenti all’avversario:”Prima di tutti vorrei dire bravo all’avversario che ha affrontato la gara con grande piglio, soprattutto nel fondamentale di difesa dove Molfetta ha giocato una partita migliore della nostra, creandoci difficoltà con la voglia di vincere, che è indubbiamente stata superiore alla nostra. Le nostre responsabilità iniziano dai tanti errori banali (11 errori punto in tre set contro i 3 in quattro set di Piacenza), in particolare in attacco, perché abbiamo così favorito le qualità dell’avversario. Quel finale di secondo set, unica situazione nella quale siamo stati competitivi, è stato figlio dell’insicurezza dimostrata e della difficoltà di gestione. Poi nel terzo set non abbiamo ripreso il bandolo della matassa ed è stato facile per Molfetta chiudere il match.

Nella giornata di oggi riprenderemo il filo della situazione per poi ripartire fin da domani con l’idea che, per essere competitivi in questo campionato, occorre da parte di tutti dimenticare al più presto questi episodi e rinforzare le nostre sicurezze perché pensiamo di avere margini di miglioramento non solo a livello tecnico ma anche a livello mentale”.

Altotevere Città di Castello Pallavolo
Ufficio Stampa
Stefano Signorelli