Coach, mi pare che la prestazione offensiva sia stata tutto sommato sufficiente, 27 liberi tentati, percentuali non del tutto deficitarie, +6 alla voce rimbalzi. Cosa è successo in difesa, c’è la nostra complicità nelle stratosferiche percentuali da tre (15/24, 62.5%) di Forlì?
“Avevamo impostato la partita puntando sull’aspetto difensivo, con l’intenzione di limitare i due americani e concedere qualcosa in più agli altri giocatori. Ci è riuscito in parte, perché se su Lee Cain abbiamo svolto un eccellente lavoro, su Fergusson invece non siamo riusciti a limitarlo. Dobbiamo fare i complimenti comunque a Saccaggi, Crow e Ferguson che hanno sfoderato una prova balistica da 3 punti pazzesca. Credo che la partita l’abbiamo gestita male in attacco, perché abbiamo giocato al contrario di come l’avevamo preparata, l’intenzione era infatti quella di controllare i ritmi evitando di ribattere ai loro canestri ed al loro ritmo con attacchi confusionari”.
Come spieghi i tanti punti subiti nel I° e III° periodo, rispettivamente 30 e 25, che di fatto hanno finito per decidere le sorti del match in favore di Forlì?
“Di certo non sono mancati l’impegno e l’applicazione difensiva, ma nel primo quarto abbiamo concesso loro troppi contropiede, conseguenza dei nostri cattivi possessi offensivi. Nel terzo periodo invece la cattiva marcatura di Ferguson ha permesso a quest’ultimo di realizzare tre triple consecutive che hanno scavato il break, poi rivelatosi decisivo”.
Il temuto pivot Lee Cain non ha inciso per niente, al contrario gli esterni di Forlì, Saccaggi-Ferguson-Crow, hanno complessivamente firmato 65 punti con quasi il 70% da tre (13/19). Loro giornata di grazia, causalità o che altro?
“Mi ripeto, controllando in maniera egregia Lee Cain, ci stava concedere qualcosa a Saccaggi e Crow. Il giocatore di Forlì a cui non dovevamo concedere così tanto era invece Ferguson. Non v’è dubbio che comunque in difesa mi aspetto maggiore intensità nell’arco di tutti i quaranta minuti”.
Adesso vai con un pensiero a piacere!
“Prima della partita, è stato osservato un minuto di raccoglimento in memoria di Matteo Bertolazzi, giocatore con una buona carriera tra Legadue e B d’Eccellenza che è venuto a mancare qualche settimana fa. Un giocatore ed un ragazzo a cui tutti volevano bene, devo ammettere che non lo conoscevo personalmente, ma era riconosciuto in maniera unanime come una persona fantastica. Lascia quindi un grande vuoto all’interno del nostro movimento ed in tutti coloro che lo hanno conosciuto ed apprezzato. Ritengo doveroso ricordarlo anche noi, stringendoci attorno ai suoi familiari”.
Salvatore Barraco – Ufficio Stampa Pallacanestro Trapani