Con la Is Molas Pro Am si apre, martedì 8 ottobre, la settimana di golf internazionale imperniata sull’Is Molas Sardinia Open (9-11 ottobre), torneo in calendario nell’Alps Tour e nell’Italian Pro Tour, il circuito delle gare italiane. Teatro dell’evento il percorso del Circolo Golf Is Molas, inserito nell’elegante …

Resort a Pula (CA), le cui 18 buche da campionato, nate dalla collaborazione fra lo studio Cotton, Pennink & Partners e l’ing. Piero Mancinelli, hanno ospitato in passato manifestazioni di notevole livello tra le quali quattro Open d’Italia ed un European Volvo Master.

 

Alla Is Molas Pro Am prendono parte diciannove squadre composte da quattro giocatori, un professionista che poi disputerà l’Open, e tre dilettanti. Si svolgerà sulla distanza di 18 buche con formula “Net aggregate team score in relation to par” and “use your Pro”: per la classifica saranno conteggiati solo birdie, eagle e eventuali albatross, peraltro rarissimi. Inoltre ognuno dei dilettanti potrà chiedere al proprio pro di eseguire un qualsiasi colpo per suo conto, per una sola volta durante la gara. Prima partenza alle ore 9, ultima alle ore 11,50 e conclusione prevista attorno alle ore 17.

Sarà l’occasione per vedere all’opera alcuni tra i concorrenti più rappresentativi, quasi tutti in grado di imporsi nell’Is Molas Open, come gli inglesi Jason Palmer, leader dell’ordine di merito e vincitore di tre gare in stagione, Andrew Cooley e Tom Sherreard, l’irlandese Brendan McCarroll, l’austriaco Lukas Nemecz, gli spagnoli Jesus Legarrea e Borja Etchart e i francesi Julien Foret, Thomas Linard ed Edouard España. In campo gli italiani Gregory Molteni, anche lui nel novero dei favoriti, Leonardo Motta, Giacomo Tonelli, Pietro Ricci, Alberto Campanile e Luca Maria Giansanti.

Dopo il prologo via al torneo che riveste particolare importanza perché è il penultimo nel calendario dell’Alps Tour, che si concluderà con il Masters 13 (17-20 ottobre), e quindi sarà particolarmente sentito sia da coloro che occupano i primi cinque posti nell’ordine di merito, che vorranno difendere la posizione foriera del passaggio al Challenge Tour 2014, sia da chi è subito dietro e che ha l’intento di recuperare. Molto qualificato il field per la presenza tutti i migliori elementi del circuito, ma a dare maggior lustro alla manifestazione sarà la partecipazione dell’iberico Carlos Del Moral, che abitualmente frequenta i tour continentali superiori e che ha ottenuto due successi nel Challenge Tour.

Al via 102 giocatori, compresi 40 italiani, in rappresentanza di undici nazioni. Il torneo si svolgerà sulla distanza di 54 buche, 18 al giorno. Dopo 36 saranno ammessi all’ultimo giro i primi 40 in graduatoria, i pari merito al 40° posto e i dilettanti che rientreranno nel punteggio di qualifica. Il montepremi è di 40.000 euro dei quali 5.800 andranno al vincitore. L’ingresso per il pubblico è libero in tutti i giorni di gara, Is Molas Pro Am compresa.

L’Is Molas Open, come detto, fa parte dell’Italian Pro Tour, ossia il circuito delle gare nazionali allestite dal Comitato Organizzatore Open Professionistici di Golf della FIG di cui è di cui è Presidente Alessandro Rogato e Direttore Barbara Zonchello. Gli avvenimenti si dipanano durate tutta la stagione: hanno avuto il loro clou con l’Open d’Italia (CG Torino, 19-22 settembre) e si concluderanno con il Campionato Nazionale Open (Royal La Bagnaia, 21-24 novembre)

Tutte le notizie relative ai tornei dell’Italian Pro Tour, agli sponsor e ai circoli ospitanti vengono pubblicate sul sito ufficiale del circuito all’indirizzo: www.italianprotour.com

LA PRESIDENTS CUP ANCORA AGLI STATI UNITI (18,5-15,5 SULL’INTERNATIONAL TEAM) – Gli Stati Uniti hanno vinto ancora una volta la Presidents Cup superando per 18,5 a 15,5 l’International Team, composto da giocatori del resto del mondo, esclusi gli europei. E’ la nona vittoria americana in dieci edizioni del trofeo, che non è stata poi così facile, come sembrava dopo la conclusione della serie dei doppi con gli Usa, capitanati da Fred Couples, avanti per 14-8. A quel punto la missione era praticamente impossibile per gli Internazionali, guidati da Nick Price, e va a loro merito l’averci provato fino in fondo esercitando una netta superiorità nei singoli, conclusi con un parziale di 7,5-4,5, che se non altro ha contribuito a ridurre in passivo in forma accettabile, anche in relazione a certe sonore sconfitte subite in passato.

La quarta giornata ha avuto un prologo con la conclusione di quattro dei cinque foursomes rimasti in sospeso nel pomeriggio della terza. Gli statunitensi, che all’atto dello stop erano avanti per 11,5-6,5, avevano vinto l’unico andato a conclusione con Jason Dufner/Zach Johnson (4/3 su Richard Sterne/Marc Leishman), hanno incrementato il bottino con Bill Haas/Steve Stricker (4/3 su Adan Scott/Hideki Matsuyama) e con Webb Simpson/Brandt Snedeker (1 up su Louis Oosthuizen/Charl Schwartzel). Hanno invece subito l’unica sconfitta in quattro doppi Tiger Woods/Matt Kuchar per mano di Ernie Els/Brendon De Jonge (1 up). Il pari tra Phil Mickelson/Keegan Bradley e Jason Day/Graham DeLaet ha fissato il parziale in 3,5-1,5 in favore Usa e il punteggio dopo i doppi, come detto, a 14-8.

Nei singoli Woods, apparso in ottima condizione, ha vinto di misura l’incontro con il sudafricano Richard Sterne portando il totale dei punti personali guadagnati a quattro. A fermare il tentativo di rimonta degli Internazionali hanno contribuito anche Hunter Mahan (3/2 sul giapponese Hideki Matsuyama), Jason Dufner (4/3 su Brendon de Jonge dello Zimbabwe) e Zach Johnson (4/2 sul sudafricano Branden Grace). I sette punti degli internazionali li hanno ottenuti i sudafricani Ernie Els (1 up su Steve Stricker) e Charl Schwartzel (2/1 su Keegan Bradley), gli australiani Jason Day (6/4 su Brandt Snedeker), Adam Scott (2/1 su Bill Haas) e Marc Leishman (1 up su Matt Kuchar), il canadese Graham DeLaet (1 up su Jordan Spieth) e l’argentino Angel Cabrera (1 up su Phil Mickelson).

Ufficio Stampa

Nicola MONTANARO