Falsa partenza per l’Imolese femminile che ha perso 3-1 in casa contro il Mestre 1999. Facciamo due chiacchiere col capitano rossoblù Federica Funiciello.

Perché avete perso la partita?

“Credo che la sconfitta sia arrivata perché, negli episodi chiave della partita, i nostri avversari hanno messo più cattiveria agonistica e convinzione”.

Cosa ha funzionato?

“I primi 20 minuti della partita sono da salvare perché abbiamo pressato l’avversario, sfruttato le situazioni in cui loro si sono trovati in difficoltà e siamo state compatte. Non a caso siamo passate in vantaggio. Poi però, pian piano, abbiamo permesso loro di invertire la situazione e di ribaltare il risultato”.

Cosa invece è da migliorare?

“Dobbiamo migliorare sotto il profilo della cattiveria agonistica. Siamo arrivate troppe volte in ritardo sulle seconde palle e abbiamo perso troppi contrasti. Ciò, a lungo andare, in una partita si paga”.

Cosa comporta il fatto di essere cambiate tanto?

“Siamo cambiate tanto, anzi tantissimo, forse per la prima volta dopo tanti anni e questo fa sì che certi meccanismi, certi movimenti non siano ancora perfetti. Dobbiamo lavorare tanto ma siamo un gruppo composto da ragazze volenterose e abituate a lavorare. Concedeteci e concediamoci tempo e miglioreremo”.

Serve tempo per cementare il gruppo?

“Il gruppo è già piuttosto compatto. Ora speriamo che arrivino presto i primi punti perché vincere fa morale”.

Che obiettivi vi ponete?

“Personalmente come obiettivo mi pongo quello di dare il massimo sempre e comunque, tutti assieme, e partita dopo partita il campionato ci dirà dove possiamo arrivare”.

Mirko Melandri

Ufficio Stampa Imolese femminile acfd