Portiere, giovane, campione, romano de Roma, anzi de a Lazio. E’ arrivato alla Rari Nantes Bogliasco dopo un’estate di sacrifici e gioie. Lorenzo Vespa, con la Vis Nova, fino alla scorsa stagione in A2 ma già nella rosa della Nazionale maggiore, oltre che plurimedagliato con quella giovanile, in bianco-azzurro avrà la calottina numero 13.

Interpreta alla perfezione una delle nuove regole: è fatto obbligatorio il secondo portiere, con calotta ed in formazione. E’ entrato in contatto con la Rariazzurra ad Ostia, Ale Di Somma e Daniele Bettini, ma il passaggio fondamentale, così come deve essere, è stato quello tra le due società.

 

Lorenzo,implicazioni anche affettive:-“Lascio bei ricordi, devo molto alla società Vis Nova. Quando sono arrivato non ero neppure nel giro della rappresentativa regionale, pochi mesi dopo è arrivata la convocazione: World League con il Settebello. Grazie perché mi ha permesso di vivere questa nuova esperienza alla Rari Nantes Bogliasco”.

Prime impressioni:-“Mi sto trovando benissimo, mi sono sentito a casa: ambiente tranquillo, con i compagni, la società che ti mette a tuo agio, gli allenamenti, come dice Bettini, che quando ci si diverte il tempo vola e succede la maggior parte delle volte. Per ora tutto perfetto”.

Ci arrivi da Campione del Mondo, e fai il salto di qualità dalla serie A2 alla A1:-“Adesso sta a me di mostrare, valore, potenzialità, capacità. Abbiamo vinto i Mondiali coronando un percorso netto, tre vittorie su tre competizioni, nessuno era riuscito prima di noi. Adesso la nuova stagione, tocca di nuovo a me”.

Una bella fetta di quel gruppo, qui:-“Sembra di stare in collegiale: Vergano, Bruni, Lanzoni, Marziali, Edo Di Somma, Boero, con tutti loro ho condiviso qualcosa”.

A parte la pallanuoto:-“Facoltà di Agraria, via telematica, ad ottobre un esame a Milano, il sesto del primo anno. Il progetto è Laurea triennale, passo successivo la specializzazione in Tecnologie Alimentari ed Enologiche, poi si vedrà”.

Bravo a stappare, gustare o controllare:-“A mangiare soprattutto da sempre ma preferisco produzione e controllo”.

Se la pallanuoto fosse un vino:-“Uno spumante frizzante, rigorosamente italiano. E’ uno sport emozionante ma anche nobile anche se purtroppo messo in secondo piano”.

Ufficio Stampa Rari Nantes Bogliasco