GOLF – L’EUROPA ALLUNGA ANCORA: 10-5-5,5 SULLE STATUNITENSI
Nella seconda giornata Giulia Sergas non è stata impiegata dalla capitana continentale
L’Europa ha nettamente distaccato gli Stati Uniti (10,5-5,5) nella seconda giornata della Solheim Cup, che si conclude con la disputa dei dodici incontri singoli sul percorso del Colorado Golf Club, a Parker in Colorado. Dopo il 5-3 favorevole alle continentali della prima, le americane, affidate alla capitana Meg Mallon coadiuvata dalle vice capitane Dottie Pepper e Laura Diaz, hanno accorciato le distanze nei foursome del mattino (parziale di 2,5-1,5), ma poi hanno subito un “cappotto”, peraltro inatteso, nei fourball del pomeriggio, un 4-0 che ha portato le giocatrici dirette dalla svedese Liselotte Neumann, a 3,5 punti dalla riconferma del trofeo (rimane a loro in caso di parità sul 14-14 essendo detentrici) oppure a quattro punti dalla prima vittoria in terra americana.
Nelle due sessioni di gioco la Neumann non ha fatto scendere in campo Giulia Sergas, seconda italiana a entrare nella formazione continentale dopo Diana Luna (2009). Nel primo turno la triestina aveva giocato il fourball con la svedese Anna Nordqvist perdendo contro Brittany Lincicome/Brittany Lang per 4/3.
“Hole in one” di Anna Nordqvist – Nei foursome le europee hanno avuto difficoltà, ma alla fine il responso è stato più che soddisfacente, perché a un certo momento le cose stavano mettendosi veramente male. L’unico punto pieno delle delle continentali è stato ottenuto dalle svedesi Anna Nordqvist e Caroline Hedwall (2/1 su Morgan Pressel/Jessica Korda) che hanno chiuso il conto con una “hole in one” della prima, la quale ha fissato lo score mettendo a segno la palla direttamente dal tee alla buca 17 (par 3, yards 187) utilizzando un ferro 7.
La scozzese Catriona Matthew e la tedesca Caroline Masson hanno pareggiato contro Brittany Lincicome e Lizette Salas, mentre le americane hanno raccolto i due punti pieni con Stacy Lewis, numero due mondiale, e Paula Creamer (1 up sulla spagnola Azahara Muñoz e sulla francese Karine Icher) e con Michelle Wie e Brittany Lang (2/1 sulla norvegese Suzann Pettersen, numero tre del Rolex Ranking, e sull’iberica Beatriz Recari).
Nel pomeriggio tutt’altra musica e dominio netto delle ragazze della Neumann, che si avvale delle vice capitane, anche loro svedesi, Annika Sorenstam, dominatrice della cena mondiale per oltre un decennio, e Carin Koch. La coppia di debuttanti, composta dalle inglesi Jodi Ewart Shadoff e Charley Hull ha sconfitto per 2 up Paula Creamer/Lexi Thompson, quindi sono seguiti i successi delle spagnole Azahara Muñoz/Carlota Ciganda (1 up su Gerina Piller/Angela Stanford), di Caroline Hedwall/Caroline Masson (2/1 su Michelle Wie/Jessica Korda) e di Beatriz Recar/Karine Icher (1 up su Cristie Kerr/Morgan Pressel).
Gli incontri del mattino – Emozionante il match tra Nordqvist/Hedwall e Pressel/Korda. Le svedesi sono andate sull1 up per un doppio bogey delle avversarie, poi subito il pareggio hanno ripreso il minimo margine con un par. Nuovo recupero delle statunitensi alla 10ª e loro vantaggio all’11ª mantenuto fino alla 13ª A quel punto le due europee hanno realizzato un birdie per pareggiare (14ª), un altro per portarsi avanti (16ª), poi è arrivato il sigillo della Nordqvist.
Sul 4 up alla 10ª buca in favore di Lewis/Creamer sembrava discorso chiuso per Icher/Muñoz, invece le due continentali hanno avuto la forza di rimontare trovando la parità alla 17ª. Sull’ultima buca, però, la Icher ha sbagliato dal tee spedendo la palla in bunker, la Muñoz con il secondo colpo ha trovato nuovamente la sabbia da dove la Icher ha commesso ancora un errore centrando il cespuglio antistante l’ostacolo. Droppaggio, poi dopo il sesto colpo con palla ancora ancora lontana dalla buca le europee hanno alzato bandiera bianca.
Mezzo punto prezioso, e inatteso per come si era messo il match, quello ottenuto da Matthew/Masson. Infatti Lincicome/Salas sono state avanti dalla seconda alla 17ª buca, ma alla 18ª le due europee con un birdie hanno pareggiato e hanno permesso alla compagine di Liselotte Neumann di rimanere avanti nel conteggio complessivo con un solo ma prezioso punto.
Pettersen/Recari hanno tenuto le redini dell’incontro per dieci buche, poi hanno subito la reazione di Lang/Wie che hanno favorito nella rimonta anche con qualche errore in chiusura piuttosto vistoso.
Gli incontri del pomeriggio – Ewart Shadoff-Hull sono partite ben decise e hanno costretto le avversarie subito ad inseguire. Alla buca 4 la Thompson, che con i suoi 18 anni è divenuta la più giovane giocatrice a disputare la Solheim Cup, ha pareggiato e immediatamente dopo ha segnato un altro birdie, come la Creamer, per l’1 up. Appena due buche e le inglesi sono tornate avanti. Le americane hanno rimediato in due occasioni, ma nel finale prima un birdie della Hull e poi il successivo della Ewart Shadoff hanno fatto la differenza.
Muñoz/Ciganda hanno sofferto per nove buche concedendo a Stanford/Piller vantaggio fino al 2 up. Dalla 10 il match ha cambiato volto. Le spagnole sono andate sull’1 up alla 11ª, sono state raggiunte alla 14ª, ma quando sembra inevitabile il pareggio è arrivato il birdie vincente della Ciganda.
Hedwall/Masson non hanno dato tregua a Wie/Korda che hanno retto quattro buche, poi dalla quinta si sono logorate in un vano inseguimento, sempre dietro tra l’1 e il 2 down. Un birdie della Hedwall alla 15ª ha praticamente chiuso il conto.
Anche Kerr/Pressel sono state obbligate a inseguire dalla Recari/Icher. E’ bastato un par alla francese per dare vantaggio all’Europa dopo tre buche, che è divenuto di 3 up alla 9. La Pressel non ha avuto molta collaborazione dalla Kerr, ma è riuscita a diminuire il ritardo senza però poterlo annullare.
Sergas-Korda nei singoli – La conclusione, dunque, con i dodici incontri singoli nei quali Giulia Sergas avrà di fronte Jessica Korda. La triestina sta vivendo un’avventura emozionante: “E’ un’esperienza unica. Le mie parole non possono spiegare cosa si sente quando si passa sotto il tunnel per andare al tee di partenza. I cori, il calore della gente, il tifo: il cuore sembra voler uscire dal petto. Non ho mai provato qualcosa di simile in vita mia. Una delle ragazze americane si è persino sentita male per il nervosismo. In campo si odono solo le urla dei tifosi. Sembra di stare in uno stadio, ma è molto meglio perché dura tutto il giorno. Un sogno!”.
Questi i matches singoli: Anna Nordqvist (Eu)-Stacy Lewis; Charley Hull (Eu)-Paula Creamer; Azahara Muñoz (Eu)-Brittany Lang; Carlota Ciganda (Eu)-Morgan Pressel; Caroline Hedwall (Eu)-Michelle Wie; Catriona Matthew (Eu)-Gerina Piller; Suzann Pettersen (Eu)-Lizette Salas; Giulia Sergas (Eu)-Jessica Korda; Caroline Masson (Eu)-Lexi Thompson; Jodi Ewart Shadoff (Eu)-Brittany Lincicome; Beatriz Recari (Eu)-Angela Stanford; Karine Icher (Eu)-Cristie Kerr.
SYMETRA TOUR: GIULIA MOLINARO SUPERA IL TAGLIO (53ª) – Giulia Molinaro, da 71ª a 53ª con 146 (74 72, +2) colpi, ha evitato il taglio nel secondo giro dell’Eagle Classic e potrà continuare ad alimentare le sue speranze di ottenere a fine stagione una delle dieci ‘carte’ per il LPGA Tour assegnata alle prime dieci classificate nell’ordine di merito, in cui attualmente è undicesima.
Sul percorso del Richmond Country Club (par 72) di Richmond in Virginia, dove si sta disputando il terz’ultimo torneo del Symetra Tour, il secondo circuito femminile americano, è rimasta da sola al comando con 137 colpi (67 70, -7) Christine Song, che precede di un colpo Kelsey Vines (138, -6). Al terzo posto con 139 (-5) Kendall Dye, Joy Trotter, Alexandra Casi e le francesi Isabelle Boineau e Perrine Delacour. Il montepremi è di 110.000 dollari.
PGA TOUR: JOHN HUH RAGGIUNGE PATRICK REED NEL WYNDHAM CHAMPIONSHIP – John Huh (200 – 68 62 70, -10) ha raggiunto Patrick Reed (65 64 71), in vetta alla classifica del Wyndham Championship (PGA Tour) in svolgimento sul percorso del Sedgefield CC (par 70), a Greensboro nel North Carolina.
Si è proposto nella corsa al titolo Zach Johnson, salito dal 15° al terzo posto con 201 (-9), dopo un 66 (-4), dove ha la compagnia di Bob Estes e di Jordan Spieth e possono sperare anche Robert Garrigus, Matt Every e Brian Harman, sesti con 202 (-8) e Brendan Steele, nono con 204 (-6). Qualche chance anche per lo spagnolo Sergio Garcia, decimo con 205 (-5), mentre hanno condotto una gara piuttosto deludente Webb Simpson, 31° con 208 (-2), il sudafricano Ernie Els, 41° con 209 (-1) e il tedesco Martin Kaymer. 60° con 211 (+1). Il montepremi è di 5.300.000 dollari di quali 954.000 saranno appannaggio del vincitore.