Dopo l’esaltante prestazione all’Amstel Gold Race di domenica scorsa, un’altra ottima prova di squadra per il Team Katusha: Joaquim Rodriguez conquista il secondo posto alla Fleche Wallone, bissando così il prestigioso risultato della classica olandese, ancora una volta battuto soltanto da Philippe Gilbert (Omega Pharma-Lotto). Ma a completare la splendida prova d’equipe della Katusha c’è l’8° posto di Daniel Moreno, l’ultimo vagone di un treno che ha corso con grande compattezza per portare Rodriguez, sulla rampa conclusiva, nella migliore posizione possibile.

La gara è stata caratterizzata da un attacco sferrato a soli due chilometri dalla partenza, che libera quattro uomini in fuga: Maciej Paterski (Liquigas-Cannondale), Preben Van Hecke (Topsport Vlaanderen-Mercator), Matti Helminen (Landbouwkrediet) ed il belga del Team Katusha Maxime Vantomme, l’uomo designato – nella tattica del team – per la cosidetta “azione rompi-ghiaccio”. Il gruppetto dei fuggitivi arriva ad un vantaggio di 16’30” sul plotone degli inseguitori, prima di essere ripreso a una ventina di chilometri dal traguardo. Nelle ultime battute della corsa si susseguono una serie di attacchi: in particolare, Marco Marcato (Vacansoleil) e Jerome Pineau (Quick Step) arrivano all’ultimo passaggio sul Muro di Huy, con pendenze ben al di sopra del 20%, con una quindicina di secondi sugli inseguitori. Il vantaggio viene neutralizzato a poco meno di un km dall’arrivo:  a quel punto , Joaquim Rodriguez, scortato alla grande da Daniel Moreno, prova a rispondere all’attacco improvviso di Gilbert, ma il belga taglia il traguardo prima del catalano del Team Katusha. Completa il podio Samuel Sanchez (Euskaltel). Anche Moreno, come detto, entra nella top-ten, conquistando l’ottavo posto.
“Oggi avrei voluto vincere – afferma “Purito” Rodriguez – il tracciato era molto più adatto alle mie caratteristiche rispetto a quello dell’Amstel Gold Race, ma contro un Gilbert in queste condizioni era praticamente impossibile spuntarla. Sinceramente non mi aspettavo quell’attacco: era un’azione che avremmo dovuto fare noi, mentre lui teoricamente avrebbe dovuto puntare sulla volata per vincere questa corsa. Così non è stato: Gilbert ha attaccato da lontano e, con la gamba che ha in questo periodo, ha fatto quello che ha voluto, ottenendo una comoda vittoria. Comunque sono ottimista per la Liegi-Bastogne-Liegi di domenica: sono pochissimi i corridori che sono stati in grado di conquistare tutte e tre le corse del “Trittico delle Ardenne”. Ricordo, ad esempio, nel 2005, Danilo Di Luca che vinse Amstel Gold Race e Fleche Wallonne, ma poi alla Liegi-Bastogne-Liegi gli mancarono le energie. Sicuramente Gilbert è l’avversario da battere, ma ho dimostrato di essere anch’io in ottima forma e sicuramente domenica proverò a vincere”.
“La corsa è andata esattamente come avevamo pianificato  – conferma a caldo Alexander Kolobnev  –  dopo il penultimo passaggio sul Muro di Huy, ho provato ad anticipare l’attacco , come ha fatto Schleck l’anno scorso. L’obiettivo era ovviamente quello di sfiancare Gilbert per avvantaggiare Purito. Direi che la tattica ha dato i suoi frutti poichè, quando ho sferrato il mio attacco, tutta la Omega Pharma-Lotto ha dovuto tirare per far sì che Gilbert non si esponesse troppo. Anche oggi ci è mancato poco per vincere, ma abbiamo dimostrato nuovamente di essere una squadra forte, temibile. Per la Liegi-Bastogne-Liegi la strategia seguirà la falsariga di oggi: dovremo anticipare l’attacco per tentare di far lavorare Gilbert, che a questo punto è anche l’avversario principale di domenica. Sappiamo che dopo la Amstel Gold Race e la Fleche Wallonne in molti correranno anche contro “Purito”, ma la nostra squadra è forte e pronta a respinge re ogni attacco”.

 

 

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Andrea Agostini